La responsabilità del Condominio: il problema delle infiltrazioni dal tetto.

La materia è una delle più dibattute, e causa non poche incertezze e fastidi ai condòmini interessati da tale fenomeno, mentre lascia tranquilli gli inquilini dei piani intermedi dell'edificio, che non ne risentono. Ma attenzione però, perché tale tranquillità è solo apparente. Con la sentenza 9294 del 2015 la Suprema Corte di Cassazione ha ribadito, per l'ennesima volta, che il Condominio è tenuto al risarcimento del danno provocato dalle infiltrazioni dal tetto, benché non siano volute dai partecipanti alla compagine condominiale, se ne viene comunque dimostrata una condotta quantomeno colposa. In merito gli Ermellini hanno ricordato che la colpa fa riferimento ai concetti di imperizia, imprudenza e negligenza, e nel caso di specie è stato stabilito che il Condominio non aveva mai effettuato dei lavori di impermeabilizzazione del tetto, integrando dunque quel comportamento negligente che, se indirizzato alla maggior cura del bene comune, non avrebbe dato modo al verificarsi delle infiltrazioni risultate poi dannose. Il risultato di questa sentenza è stato dunque di obbligare l'intero Condominio, e pertanto gli appartenenti ad esso, al risarcimento dell'intero danno patrimoniale subito dal condominio interessato dallo spiacevole fenomeno. A ragion di veduta, il mio consiglio è di attivare immediatamente l'Amministratore, e di attivarsi personalmente in caso di inerzia (o ancor meglio di cercarne un sostituto), qualora vengano rappresentate o constatate problematiche di infiltrazioni dalla copertura dell'edificio, sia esso terrazzo, lastrico solare o tetto, per non incorrere in ulteriori deterioramenti della stessa, che comporterebbero una spesa maggiore per la sua riparazione a causa del progressivo danneggiamento oltre al risarcimento dei condòmini che dovessero riportare danni alle proprietà individuali.

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